Perché si dice “mandare a Patrasso”

mandare a Patrasso

Mandare a Patrasso non è certamente una espressione molto usata nella lingua italiana, ma possiamo senz’altro affermare che ha un significato particolare. Patrasso è una città greca ma in questa espressione non c’entra la geografia. Parliamo piuttosto di un evento storico: la sconfitta della Repubblica di Venezia contro l’impero degli Ottomani nella battaglia che si tenne in questa città. L’espressione mandare a Patrasso rievoca infatti questo evento e viene di conseguenza utilizzata con lo stesso significato di mandare in rovina.

Perché si dice “buttarsi a capofitto”

Buttarsi a capofitto è una espressione che viene usata per descrivere situazioni in cui ci si impegna totalmente per raggiungere un obiettivo o per svolgere un compito o lavoro. La spiegazione va ricercata nell’immagine di una persona che si è lanciata con la testa (capo) protesa verso il basso tanto da infilarsi dentro qualcosa (fitto). L’idea del buttarsi in questo modo piuttosto pericoloso spiega la determinazione e voglia della persona nel portare a compimento questa azione.

Perché si dice “a tempo debito”

a tempo debito

A tempo debito è una espressione usata quando vogliamo specificare che un certo evento avverrà in futuro ma solo in un preciso momento. Quale? Quello giusto. L’aggettivo “debito” sappiamo avere significato di opportuno, in quanto deriva da un termine latino che significa dovere. In questo caso, parliamo del momento temporale in cui l’evento dovrà avvenire, in quanto sarà quello giusto.

Perché si dice “mettere il fieno in cascina”

mettere il fieno in cascina

Mettere il fieno in cascina è una espressione che si usa per descrivere una serie di attività che ci consente di prepararci adeguatamente in previsione di necessità future o di imprevisti. In Italia la cascina è un edificio adibito a fienile. Qui il fieno viene raccolto e stoccato per essere utilizzato come cibo per le mucche nei mesi successivi.

Perché si dice “capo di gabinetto”

capo di gabinetto

Capo di gabinetto è una espressione che sentiamo spesso durante i notiziari alla televisione relativi al lavoro del governo italiano. Nel linguaggio comune siamo probabilmente più abituati ad intendere il gabinetto come la stanza del bagno. In questo caso però il significato è molto differente. La parola gabinetto nella sua versione originale francese significa cabina, intesa come piccola stanza. Qui nella fattispecie si riferisce alla stanza privata di un alto funzionario del governo, come ad esempio li capo dello stato, in cui si riuniscono i suoi più stretti collaboratori. Di conseguenza il capo del gabinetto è la figura responsabile del lavoro di queste persone.

Perché si dice “giorno palindromo”

giorno palindromo

Giorno palindromo: lo avrete già sentito dire molte volte. Capita quando la numerazione della data ha una combinazione particolare nella successione dei numeri. Nello specifico, leggendo la data da sinistra a destra, come si fa abitualmente, si ha lo stesso ordine di cifre che si trova invertendo il senso della lettura. Facciamo un esempio. Scrivendo in formato numerico la data del giorno

Venerdì 12 Febbraio 2021

otteniamo

12-02-2021

Se eliminiamo i trattini, il numero finale è

12022021

Si nota chiaramente che la successione di numeri è speculare se letta da sinistra a destra o viceversa. Ma perché si dice giorno palindromo? Non ha nulla a che vedere con la giornata in sé ovviamente. Il termine palindromo deriva dal greco, e ha significato di correre all’indietro. Nel nostro caso specifico, si riferisce proprio al fatto che la lettura fatta all’inverso non cambia la struttura finale del testo. Troviamo palindromi anche nelle parole di uso quotidiano. Pensate ad esempio al termine osso.

Perché si dice “di primo acchito”

Di primo acchito è un modo di dire ricercato che serve per indicare che una certa azione avviene subito, immediatamente. L’origine è davvero particolare. Il termine acchito deriva dal francese ed è collegato al gioco del biliardo. Nello specifico si riferisce ad un modo specifico di iniziare la partita dopo aver collocato palla e pallino. E’ quindi la prima mossa che viene fatta, immediatamente all’inizio della partita.

Perché si dice “scrivere in stampatello”

Scrivere in stampatello può sembrare una espressione non da Perché si dice, ma se ci pensate bene è proprio uno di quei modi di dire che si usano imparandolo cosi come ci viene insegnato e senza ragionarci troppo su. In effetti, cosa significa in questo caso stampatello? E’ presto detto: lo stampatello è un particolare carattere di scrittura, in questo caso manuale, che ricalca le forme dei caratteri usati tipicamente nella carta stampata come giornali e riviste .

Perché si dice “essere un luminare”

Essere un luminare è una espressione usata in riferimento a persone che hanno comprovate conoscenze ed esperienza in una specifica materia, come possono essere ad esempio la medicina o l’astronomia. La parola luminare ha in origine significato di luce o lampada. L’idea è quindi che la conoscenza di questa persona è talmente ampia e sviluppata da illuminarla e metterla in risalto rispetto a tutte quelle che le stanno intorno, o che si occupano della stessa materia.

Perché si dice “senza ombra di dubbio”

senza ombra di dubbio

Senza ombra di dubbio è un modo di dire molto comune. Lo usiamo quando vogliamo sottolineare la certezza di una affermazione, con frasi come “lo dico senza ombra di dubbio”. Ovviamente in questo caso il significato di ombra non è quello a cui siamo abituati. Non è un discorso legato alla presenza di una zona più scura perché non illuminata dal sole. Infatti usiamo questa parola per indicare una quantità irrisoria, quasi nulla, per evidenziare che non c’è proprio alcun dubbio in proposito.