Con l’espressione aspettare al varco s’intende attendere il momento opportuno per vendicarsi di un affronto subito. Abbiamo trovato diverse origini di questo modo di dire una di queste fa riferimento al periodo della grande guerra. Il varco era un’apertura presente nel reticolato delle trincee, un punto molto debole e poco sicuro per i soldati. I nemici quindi attendevano al varco gli avversari per fare fuoco e colpirli.
Perché si dice “scemo di guerra”
L’espressione scemo di guerra viene usata tipicamente rivolgendosi con fare denigratorio verso una persona. L’origine di questo modo di dire è molto triste. Si tratta infatti di una espressione che trae origine dalla Grande Guerra, e nello specifico dai numerosi casi di “scemi” provenienti dal fronte di combattimento, cioè di soldati a cui lo stress e le condizioni di vita terribili avevano arrecato conseguenze pesanti sulla psiche, con effetti devastanti sulla vita quotidiana. Di fatto questi soldati venivano rinchiusi in manicomi dove i dottori tentavano, con metodi a volte poco ortodossi, di riportarli alla normalità. Si tratta di uno degli aspetti della Grande Guerra di cui si è sempre parlato poco.
Perché si dice “essere sul piede di guerra”
Si dice essere sul piede di guerra quando non si è contenti di una determinata situazione ed è pronto ad agire per modificarla. Trae origine dalla tradizione storica degli indiani d’America, che usavano questa espressione per indicare che scendevano letteralmente in guerra contro un’altra tribù.
Perché si dice “seppellire l’ascia di guerra”
Usiamo l’espressione seppellire l’ascia di guerra per indicare che si vuole far pace con qualcuno con cui ci sono stati screzi passati. Trae origine dai racconti sugli indiani d’America e sulle loro numerose battaglie contro “l’uomo bianco”. L’ascia, insieme all’arco, era una delle loro armi tipiche.
Perché si dice “Grande Guerra”?
Quando parliamo di Grande Guerra ci riferiamo alla prima guerra mondiale. E’ stata chiamata in questo modo a causa del numero elevato di paesi coinvolti, per l’elevato numero di soldati e di civili coinvolti anche quest’ultimi direttamente nel conflitto, che dal punto di vista storico la rese la guerra più importante e devastante prima della seconda guerra mondiale.