Perché si dice “giorno palindromo”

giorno palindromo

Giorno palindromo: lo avrete già sentito dire molte volte. Capita quando la numerazione della data ha una combinazione particolare nella successione dei numeri. Nello specifico, leggendo la data da sinistra a destra, come si fa abitualmente, si ha lo stesso ordine di cifre che si trova invertendo il senso della lettura. Facciamo un esempio. Scrivendo in formato numerico la data del giorno

Venerdì 12 Febbraio 2021

otteniamo

12-02-2021

Se eliminiamo i trattini, il numero finale è

12022021

Si nota chiaramente che la successione di numeri è speculare se letta da sinistra a destra o viceversa. Ma perché si dice giorno palindromo? Non ha nulla a che vedere con la giornata in sé ovviamente. Il termine palindromo deriva dal greco, e ha significato di correre all’indietro. Nel nostro caso specifico, si riferisce proprio al fatto che la lettura fatta all’inverso non cambia la struttura finale del testo. Troviamo palindromi anche nelle parole di uso quotidiano. Pensate ad esempio al termine osso.

Perché si dice “essere felice come una Pasqua”

pasqua

L’ espressione essere felice come una Pasqua sta a significare che una persona è molto felice e gioiosa. Questo modo di dire deriva appunto dalla festa cristiana della Pasqua, che, nonostante sia preceduta da un periodo di digiuno e astinenza, rappresenta la gioia della rinascita e la vittoria della vita, celebrando la risurrezione di Gesù dopo tre giorni dalla sua morte. Il termine Pasqua ha nella sua forma originaria greca e ebraica il significato di “passare”.

 

Perché si dice “scrittura bustrofedica”

scrittura bustrofedica

La scrittura bustrofedica è un modo di scrivere, utilizzato principalmente in tempi antichi, che prevede di invertire il verso di scrittura ad ogni cambio di riga. Cominciando a scrivere da sinistra verso destra nella prima riga, si procede poi da destra verso sinistra passando alla seconda e cosi via. L’origine di questo modo di dire è molto particolare. La parola bustrofedico deriva dal greco, ed è composta dalle parole “bue” e “volgere. Se ci pensate, quando si usavano i buoi per arare i campi l’agricoltore doveva far procedere gli animali in senso diverso ogni volta che si raggiungeva uno degli estremi.

Perché si dice “essere agli antipodi”

Essere agli antipodi è un modo di dire che si usa quando ad esempio si vogliono descrivere due persone molti diverse tra di loro, talmente diverse da presentare aspetti o idee esattamente opposti. Lo si usa anche per indicare paesi che geograficamente si trovano in posizione geografica opposta rispetto al centro della Terra. La spiegazione di questo modo di dire è veramente curiosa. Nell’antica Grecia si credeva che gli antipodi fossero gli abitanti di una terra che si trovava esattamente all’opposto di quella conosciuta.

Perché si dice “essere anacronistico”

essere anacronistico

Essere anacronistico è una espressione che si usa quando si vuole indicare un evento, un’idea, una persona che appaiono non in linea con i tempi storici in cui avvengono. Pensate per esempio ad una persona che si volesse spostare ogni giorno con un carro trainato da cavalli nell’era delle automobili. Il termine anacronismo deriva dal greco e significa contro tempo, appunto per indicare che non è allineato con i costumi o le idee del periodo in cui stiamo vivendo. Non necessariamente si tratta di una definizione negativa.

Perché si dice “avere una brutta cera”

avere una brutta cera

Avere una brutta cera è un modo di dire che usiamo per descrivere una persona che ha un aspetto malato, spesso con un colore del viso non naturale, magari pallido. La cera con cui si fanno le candele in questo caso non c’entra. Infatti il significato è collegato all’etimologia greca del termina, che significa proprio faccia. Quindi è l’espressione del viso che non è buona.

Perché si dice “mercato ipogeo”

L’espressione mercato ipogeo indica una struttura sotterranea utilizzata come luogo per scambi commerciali. Il significato è legato all’origine greca del termine ipogeo, che significa proprio sotto terra.

Un mercato sotterraneo molto conosciuto si trova a Pavia, e la foto dell’articolo ne ritrae uno degli ingressi.

Perché si dice “stella cometa”

stella cometa

La stella cometa più famosa è senz’altro quella di cui si parla nella Sacra Bibbia e che guidò i re magi verso la stalla dove era appena nato Gesù. Conosciamo tutti la forma che assume, e che ritroviamo spesso nei presepi durante il periodo natalizio. Il nome cometa è collegato proprio alla forma. Il termine greco da cui trae origine significa infatti chioma, o chiomato, quindi appunto stella chiomata, come si può osservare dalla forma della parte iniziale, seguita poi dalla coda.

Perché si dice “pane azzimo”

pane azzimo

Il pane azzimo è, come molti sanno, prodotto senza lievito. Questo implica che il pane non ha forma rotondeggiante, ma rimane molto sottile e compatto. Lo si mangia come tradizione durante la Pasqua ebraica. Il nome azzimo deriva dal greco, e significa proprio privo di lievito.

Perché si dice “come volevasi dimostrare”

Come volevasi dimostrare è un modo di dire molto diffuso nella lingua italiana, viene utilizzato in modo ironico quando si verifica una situazione prevedibile a priori. Il detto deriva dal mondo matematico, quando viene dimostrata la veridicità di un teorema. L’espressione proviene dal latino “quod erat demonstrandum”, che proviene a sua volta dal greco e si traduce in come dovevasi dimostrare.

L’espressione presenta una particolarità linguistica infatti contiene un hapax legomenon.