L’espressione occhio di bue, che viene associata tipicamente alle uova cucinate in padella o in qualche caso anche ai biscotti, si spiega con la forma arrotondata assunta dopo la cottura, che assomiglia al grande occhio rotondo della mucca.
Perché c'è sempre una risposta ad ogni perché!
L’espressione occhio di bue, che viene associata tipicamente alle uova cucinate in padella o in qualche caso anche ai biscotti, si spiega con la forma arrotondata assunta dopo la cottura, che assomiglia al grande occhio rotondo della mucca.
Il significato di questa espressione è legato ad un uso antiquato del termine “grado“, che indicava gradimento. In tal senso la frase viene usata come sinonimo di “con piacere”, “volentieri”.
L’espressione viene usata per indicare un interrogatorio piuttosto intenso, oppure una serie numerosa di domande. Segnaliamo, fra le varie ipotesi sull’origine di questo modo di dire, un paio di possibili spiegazioni. La prima farebbe risalire il detto ad un episodio della storia del Ordine dei Templari e nello specifico ad un interrogatorio effettuato agli appartenenti al terzo grado, cioè i maestri. La seconda spiegazione invece e una che lo collegherebbe ai tre gradi di giudizio in un processo, l’ultimo dei quali, il più importante, si tiene dinanzi alla Corte Suprema.
L’espressione rompere le uova nel paniere viene usata per indicare il tentativo di ostacolare un piano ben organizzato con lo scopo di rovinarlo. L’immagine delle uova nel paniere è infatti assimilabile ad un insieme di oggetti fragili protetti da pericolosi contatti esterni che potrebbero causarne la rottura.
Questa frase equivale alla forma di augurio “Buona Pasqua” nei paesi anglosassoni.
L’origine dell’espressione lavarsene le mani è identificabile nel Nuovo Testamento, e per la precisione nell’atto che Ponzio Pilato compì nel momento di dover decidere tra liberare Gesù o Barabba. Il significato con cui la si usa oggi è quello di non voler prendere una decisione, e di lasciar decidere agli altri.
Questa frase in cui si parla di occhio e di dente è una citazione dall’Antico Testamento. Il suo significato è legato ad una usanza tipica del passato che stabiliva, in mancanza di leggi precise, una sorta di rimborso: la vittima poteva infliggere un torto di pari entità a chi glie lo aveva causato. Lo stesso significato gli viene attribuito nei giorni odierni.
Ci sono molti altri perché si dice che riguardano gli occhi. Per esempio, lo sai perché si dice essere nell’occhio del ciclone? E hai mai sentito parlare del famosissimo occhio di bue? E pure se non c’entra molto ce lo mettiamo lo stesso: sai perché si dice farsi infinocchiare?
L’espressione viene usata come sinonimo di morire. Il significato è probabilmente legato all’irrigidimento del corpo e di conseguenza della pelle (in questo caso cuoio) che sopravviene dopo la morte.
Lo sai che ci sono altri perché si dice che c’entrano con tirare? Ad esempio, lo sai perché si dice tirare i remi in barca? E tirare le somme?
L’espressione zona Cesarini viene utilizzata tipicamente in ambito sportivo per indicare la fase finale di un evento. Il significato è associato alla particolarità di un giocatore di calcio, Renato Cesarini, che in carriera segnò molti goal nei minuti finali delle partite.
Con l’espressione giorni della merla si indicano gli ultimi giorni del mese di Gennaio, che dovrebbero essere i più freddi dell’anno. Una possibile spiegazione del significato attribuito è data da una leggenda secondo cui una merla, per ripararsi dal freddo proprio in questi giorni, si rifugiò dentro un comignolo, uscendone a febbraio annerita dalla fuliggine.