Perché si dice “Fare il terzo grado”

fare il terzo grado

L’espressione viene usata per indicare un interrogatorio piuttosto intenso, oppure una serie numerosa di domande. Segnaliamo, fra le varie ipotesi sull’origine di questo modo di dire, un paio di possibili spiegazioni. La prima farebbe risalire il detto ad un episodio della storia del Ordine dei Templari e nello specifico ad un interrogatorio effettuato agli appartenenti al terzo grado, cioè i maestri. La seconda spiegazione invece e una che lo collegherebbe ai tre gradi di giudizio in un processo, l’ultimo dei quali, il più importante, si tiene dinanzi alla Corte Suprema.

 

 

Perché si dice “rompere le uova nel paniere”

rompere le uova nel paniere

L’espressione rompere le uova nel paniere viene usata per indicare il tentativo di ostacolare un piano ben organizzato con lo scopo di rovinarlo. L’immagine delle uova nel paniere è infatti assimilabile ad un insieme di oggetti fragili protetti da pericolosi contatti esterni che potrebbero causarne la rottura.

Perché si dice “Occhio per occhio dente per dente”

essere nell'occhio del ciclone

Questa frase in cui si parla di occhio e di dente è una citazione dall’Antico Testamento. Il suo significato è legato ad una usanza tipica del passato che stabiliva, in mancanza di leggi precise, una sorta di rimborso: la vittima poteva infliggere un torto di pari entità a chi glie lo aveva causato. Lo stesso significato gli viene attribuito nei giorni odierni.

Ci sono molti altri perché si dice che riguardano gli occhi. Per esempio, lo sai perché si dice essere nell’occhio del ciclone? E hai mai sentito parlare del famosissimo occhio di bue? E pure se non c’entra molto ce lo mettiamo lo stesso: sai perché si dice farsi infinocchiare?

 

Perché si dice “giorni della merla”

giorni della merla

Con l’espressione giorni della merla si indicano gli ultimi giorni del mese di Gennaio, che dovrebbero essere i più freddi dell’anno. Una possibile spiegazione del significato attribuito è data da una leggenda secondo cui una merla, per ripararsi dal freddo proprio in questi giorni, si rifugiò dentro un comignolo, uscendone a febbraio annerita dalla fuliggine.